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storia

Bodhidarma

discendenza

Da Mo, fu il 28° patriarca buddista nonché il primo precettore dello zen in Cina. La storia vuole che Da Mo (o Bodhidharma), sia nato in India intorno al 5° secolo d.C., terzo di una nobile famiglia indiana appartenente alla casta dei bramini. Il maestro spirituale di Da Mo fu Prajnatara, 27° patriarca indiano del buddismo il quale lo istruì per anni consegnandogli poi la “trasmissione della mente” (cioè conferendogli l’illuminazione). Divenuto patriarca della 28° generazione, assunse il nome monastico di Bodhidharma e in obbedienza al comando del suo Guru, partì per diffondere il Dharma in Cina. Dopo un lungo pellegrinaggio si stabilì nel monastero di Saholin e avviò il suo ministero. Bodhidharma si rese conto però che i monaci, erano fisicamente deboli e ciò impediva loro di meditare a lungo e con efficacia. Egli concepì quindi che anche il benessere del corpo era importante per raggiungere il Nirvana (la cessazione della sofferenza). Fu a causa di questa ragione che si ritirò in meditazione in una grotta nei pressi del monastero dove rimase per circa nove anni. In questo periodo scrisse due libri ma solo primo, lo Yi Gin Ching (libro dello sviluppo muscolare) è giunto fino a noi. Questa fase storica è molto importante per la diffusione delle arti marziali perché da questo momento in poi, i monaci svilupparono con progressiva meticolosità esercizi sempre più specifici di condiziona-

mento corporeo nonché di stimolazione del potenziale energetico interno (Chi). Nell’arco di numerosi secoli poi, gli esercizi dei monaci si fusero con le conoscenze sul combattimento dei soldati che trovavano asilo nel monastero: sarà quest’ultimo anello della catena quello determinante per la creazione di svariati sistemi di Kung Fu.

Chi Sim, fu abate capo del monastero di Shaolin verso la fine del 1700. Esperto nelle tecniche dure della tigre (fu jow), trasmise le sue conoscenze a Hung Hei Gung e Luk Ah Choy. Fu lui il creatore dei rudimenti della forma Gung Gee Fok Fu Kuen. 
 

Hung Hei Gung (1745-1825), il cui vero nome era Jyu. Egli era un lontano discendente del principe Leung della famiglia Ming. Fu il fondatore dello stile e acerrimo nemico dei Manchu tanto che giurò di sovvertire tale dinastia per favorire il ritorno dei Ming. A quei tempi infatti, i cinesi erano gravemente oppressi dai Manchù, questa è la ragione per la quale si organizzavano gruppi sovversivi contro i Ching. Spesso prese parte a sommosse e ribellioni poi, quando la sua vita fu gravemente minacciata, si rifugiò insieme con altri ribelli nel monastero di Shaolin. In questo luogo sacro egli divenne discepolo del grande Chi Sim il quale lo istruì nei rudimenti della forma Gung Gee Fok Fu Kuen
Con il passare del tempo, il monastero ospitava un numero sempre crescente di soldati e ribelli; ciò attirò l’attenzione dei Manchù i quali attaccarono e distrussero Saho Lin nel 1768 (circa).
Hung Hei Gung sopravvisse a quel tragico episodio insieme ad altri valorosi combattenti ma da quel giorno ci fu la diaspora dei sopravvissuti. Tempo dopo codificherà un nuovo sistema marziale che chiamerà semplicemente Hung Gar kung fu. La sua maestria crebbe sempre più e presto divenne un pericoloso avversario dei Manchù non solo, egli istruì un vasto numero di valorosi guerrieri allo scopo di sovvertire il governo Ching.
Morì nel 1825. 

Luk Achoi, apparteneva alla dinastia dei Manchù ma i suoi genitori morirono quando era ancora molto piccolo, così fu accolto in casa dallo zio. Quest’ultimo tuttavia lo maltrattava perciò, a soli dodici anni, il piccolo Luk Achoi scappò di casa. Un giorno, mentre girovagava, incontrò il monaco Lei Baakfu, maestro nello stile Fa Kuen che lo prese con sé istruendolo nell’arte del Kung Fu. Passarono sette anni trascorsi i quali Lei Baakfu inviò il giovane Luk Achoi nel monastero di Shao Lin. Una volta giunto qui, egli divenne discepolo dell’abate capo Chi Sim, il quale lo istruì nel Kung Fu della tigre (Fu jow) trasmettendogli la forma Gung Gee Fok Fu Kuen. In quegli anni anche Hung Hei Gung era discepolo di Chi Sim perciò i due si conobbero certamente e, con molta probabilità, uno dei due (verosimilmente Jyu), fu fratello anziano dell’altro all’interno del monastero. Dal momento che Luk Achoi era un discendente dei Manchù, non prese mai parte alle ribellioni ed ai movimenti sovversivi anzi, sin dal giorno in cui il monastero divenne il luogo simbolo della rivolta, egli fu allontanato dal suo maestro affinché potesse aver salva la vita.
Fu così che si stabilì a Canton dove aprì una piccola clinica e visse in pace per il resto dei suoi giorni insegnando il Kung Fu e praticando la medicina cinese. Il suo ruolo nella trasmissione dello stile Hung Gar, è stato fondamentale poiché ebbe per discepoli l’intera famiglia Wong che, come sappiamo, preservò questa disciplina sino alle soglie del secolo scorso. 

Wong Tai, discepolo diretto di Luk Ah Choy ed esperto erborista istruì il figlio nell’arte del Kung Fu.

Wong Kei Ying, nacque all’inizio del 19° secolo a Saichiu, un piccolo villaggio in provincia di Canton. Sin da piccolo imparò il Kung Fu dal padre e dal suo maestro Luk Ah Choy con i quali praticò per oltre dieci anni. Con queste conoscenze divenne istruttore della fanteria militare di Canton inoltre, grazie ai soldi guadagnati nel corso di quegli anni, poté aprire un negozio di erboristeria dove insegnava anche il suo kung fu. Questo locale si chiamava Bao Chi Lam (immagine a lato). 
Durante la sua vita, egli si esibì in pubblico in numerose occasioni e molto spesso suo figlio Wong Fei Hung lo accompagnò. La sua fama si diffuse in tutta la Cina e questo gli valse il titolo di appartenenza alle “dieci tigri di Canton” (Gwongdung Sap Fu). Tale nomea veniva assegnata ai dieci maestri più valorosi del paese, anche suo figlio fu, diversi anni dopo, rivestito di questo titolo. Morì nel 1886. 

Wong Fei Hung (1847-1924), combattente d’eccezione viene annoverato tra le dieci tigri di Canton ovvero tra i migliori maestri di tutta la Cina. Sviluppò notevolmente lo stile tanto da essere soprannominato il “padre dell’odierno Hung Gar”. 
All’età di circa tredici anni, incontrò Lam Fuksing, discepolo del grande Tid Kiu Saam, e ne divenne allievo per circa due anni. Durante quel periodo, Wong apprese uno speciale sistema respiratorio detto Tid Sin (il filo di ferro). Fonti storiche accreditate, ci dicono poi che il giovane fu anche istruito da Wong Yanlam, un celebre maestro di Siji Haau o Lama pai nonché una delle dieci tigri di Canton. E’ inoltre probabile che ricevette insegnamenti anche da maestri di altre tradizioni, ma nello specifico quest’ultima informazione è preziosa per capire da quali fonti egli attinse per creare anni dopo la forma della Tigre e della Gru (Fu Hok Shoy Yin Kuen). Wong Fei Hung ampliò quindi il repertorio dello stile; estese per esempio la forma Gung Gee Fok Fu Kuen introducendo le tecniche respiratorie del filo di ferro e creò la forma dei cinque animali o Ng Yin Kuen, simile alla Fu Hok ma con l’aggiunta di tecniche del serpente e del leopardo. Si dedicò per tutta la vita al Kung Fu e alla medicina cinese ed ebbe molti allievi tra cui Lam Sai Wing e Tang Fong

Lam Sai Wing (1860-1943), iniziò sin da giovane la pratica del Kung Fu sotto la tutela di suo padre Lam Chechung e di suo nonno Lam Geuichung. Anni dopo studiò sotto la guida di Wu Gamsing e di Hungsaan. All’età di 22 anni, Lam divenne allievo di Wong Fei Hung. Rimasero insieme, maestro e discepolo, per circa vent’anni. 
Successivamente aprì una scuola di arti marziali a Canton sulla strada Bouwa Jing. Ricalcando le orme del suo maestro, insegnò nell’esercito sotto richiesta del generale Lei Fulam.  Correva l’anno 1921 e Lam Sai Wing prese parte ad una importante manifestazione allo scopo di raccogliere fondi in favore degli orfani. In quella circostanza esibì la sua abilità nelle arti marziali e fu premiato con una medaglia d’argento da Syun Jungsaan (Sun Yat Sen), il padre della Repubblica Cinese. Durante i primi anni della repubblica, Lam fu invitato ad insegnare arti marziali ai coloni di Hong Kong: qui il grande maestro fonderà una scuola di Kung Fu molto importante grazie alla quale l’Hung Gar ebbe una forte diffusione. Lam fu una figura fondamentale per lo sviluppo dello stile tanto da introdurre diverse forme all’interno del programma d’insegnamento e revisionare quelle apprese in precedenza dal suo maestro. Tale modifica riguardò solo taluni aspetti formali delle tecniche, non i loro principi base che sono rimasti invariati. I tempi andavano cambiando e probabilmente il maestro sentì insorgere la necessità di “standardizzare” alcuni aspetti dello stile per garantirne la trasmissione alle generazioni successive. Insieme ad alcuni studenti e collaboratori, Sifu Lam pubblicò poi tre libri sul Kung Fu; questi volumi riguardavano rispettivamente: la forma per domare la tigre (Gung gee fok fu kuen), la tigre e la gru (Fu hok seung ying kuen) e il filo di ferro (Tid sin kuen). Lam fu il primo maestro ad aprire le porte dell’insegnamento a tutti mentre per generazioni la conoscenza di Shao Lin era stata riservata a pochi scelti, si deve a lui la diffusione mondiale dello stile.

 

Chan Hon Chung (1909-1991), nacque a Canton nel 1909 e, all’età di 19 anni, si recò a Hong Kong dove entrò a far parte della Società d’arti marziali di Lam Sai Wing diventando uno dei suoi allievi migliori. Nel 1936 tornò a Canton per affari, ai tempi delle aggressioni giapponesi la Cina si preparava per la guerra e a Chan Hon Chung fu chiesto di allenare le nuove compagnie di spadaccini. Nel 1938 tornò a Hong Kong dove istituì l’Hong Chung Gimnasium e praticò tutta la vita il Dit Ta (la medicina cinese). Nel 1970 fondò l’Hong Kong Chinese Martial Art Association tutt’oggi esistente e alla quale aderiscono molti maestri di grande fama. Nel 1973 fu premiato dalla regina Elisabetta II con una medaglia al merito per i suoi contributi sociali. 

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